PONTE DEL DIAVOLO TRA STORIA E LEGGENDA
La sua denominazione di “Ponte del Diavolo” deriva da una leggenda comune a tanti ponti sparsi per l’Europa.
La leggenda narra di un accordo fra il costruttore e il diavolo per l'edificazione di questo ponte, ritenuto di cruciale importanza per Tolentino, in cambio della consegna dell'anima del primo passante.
Si narra che San Nicola saputo di questo patto si presentò al posto del costruttore, beffando il diavolo lanciando una forma di formaggio lungo il ponte e facendo sì che il primo a passare fosse un cane.
Il ponte, eretto nel 1268 su disegno di Mastro Bentivegna, unico nella sua forma per tutto il corso del Chienti, ha cinque arcate centinate sorrette da possenti piloni, con torre-barriera quadrangolare, merlata alla guelfa.
Di fronte all’arco della torre del ponte si erge la porta del ponte dalla quale ha inizio l’imponente cinta muraria e nell'area sottostante al ponte, dove scorre il fiume Chienti, è stata ricavata un'oasi naturalistica davvero affascinante che permette di ammirare la bellezza e la pace di quel luogo.
Ogni anno al Ponte del Diavolo si svolge l'abituale rievocazione in una veste storica che ricrea anche la leggenda in un ambiente duecentesco ruotando proprio attorno al 1200 l’edificazione della struttura.
Alla leggenda così si associano frammenti di storia tra i quali il gioco della corsa all’anello a cavallo tra contrade che si svolgeva a Tolentino nel 1200, ed è l’unica giostra al mondo che si svolge sopra un ponte.
Ogni anno la serata viene accompagnata da personaggi famosi che ne fanno da testimonial e vengono proposte danze medioevali, sfilate,giochi con tamburini, rievocata la leggenda con al termine degustazione di prodotti tipici e nei giorni a venire si svolgeranno, per le vie della città anche le esibizioni del gruppo storico.
E' un'importante ed interessante occasione per conoscere una tradizione che anima le vie della città.

