CASTELLO DELLA RANCIA



Il castello della Rancia è uno dei simboli della città, uno dei luoghi in cui si è combattuta la battaglia di Tolentino, detta della "Rancia", precisamente il due e il tre maggio del 1815 in cui la battaglia infuriò e l'intera zona divenne campo di scontro tra l'esercito francese di Gioacchino Murat, re di Napoli e cognato di Napoleone, e le truppe austriache del generale Federico Bianchi.
L'importanza di quest'evento nella storia d'Italia è tale da essere ritenuto l'esordio del Risorgimento italiano.
A difesa dell'ingresso principale si eleva una delle torri a cui si accedeva mediante un ponte levatoio, sostituito in seguito da uno in muratura mentre il mastio, altissimo, è costituito da quattro piani, di cui i primi tre sono voltati a crociera.
Il piano seminterrato, illuminato da due alte feritoie, fu un tempo usato come prigione come indicano i grossi anelli in ferro infissi alle pareti.
Su due lati adiacenti della corte, provvista al centro di una cisterna, s'innalzano due porticati con archi a tutto sesto sorretti da pilastri cilindrici in laterizio.
Al primo piano un altro porticato affianca un ampio salone, probabilmente la parte del castello che aveva funzione di residenza.
Dal cortile si accede a una cappellina barocca eretta dai gesuiti.
Testimonianze non confermate sostengono l'esistenza, al centro del cortile, di un'altra cisterna dove sembra vennero sepolti molti dei caduti durante la Battaglia di Tolentino nel 1815.
Secondo la tradizione esisterebbe inoltre una galleria medievale che dovrebbe addirittura collegare il castello alla basilica di S. Nicola.
Moltissimi gli interessanti eventi che il Castello ogni anno ospita e che sono un'occasione anche di turismo, visto la grande quantità di persone che vi partecipano, venendo da lontano.
Tra gli eventi più significativi ricordiamo il "Mood Festival", il festival della musica elettronica, "Evento Sposi", alla sua decima edizione, con una bellissima esposizione di abbigliamento e accessori da matrimonio ed il "TeatrOpera Festival", che ospita la lirica, in uno spettacolo annuale che ha già visto negli anni passati la sperimentazione positiva de“La Gitana” tratta dal Trovatore di Giuseppe Verdi e di “Carmen.
Gli eventi più significativi e che meritano di essere raccontati sono il "Biumor, la Biennale internazionale dell'umorismo nell'arte", già alla 28esima edizione, uno spazio dove satira e realtà si fondono, invitando l'artista,ad una profonda riflessione e "Popsophia,la filosofia dell'umorismo" già alla sua terza edizione che propone dibattiti culturali sulla capacità del riso, attraverso l’analisi della cultura di massa: dalla sit-com ai film, dai social network alla musica pop, con mostre, dibattiti e spettacoli legati da leggerezza ironica.